"Quanti erano i bambini". Neonati sepolti in giardino, la confessione di Chiara (2 / 2)

La scoperta dei corpi di due neonati sepolti nel giardino di una casa a Vignale di Traversetolo ha sconvolto la comunità e l’opinione pubblica. Le indagini condotte dalla Procura di Parma hanno rivelato dettagli agghiaccianti riguardo alla gravidanza e ai successivi eventi. Secondo il procuratore Alfonso D’Avino, nessuno, né i familiari né amici, era a conoscenza della gravidanza della giovane Chiara Petrolini, e la ragazza non si è mai rivolta a un medico durante i nove mesi.

La gravidanza è stata tenuta segreta anche ai familiari e al padre del bambino, e il parto si è svolto nella casa familiare, lontano da qualsiasi contesto ospedaliero. La Procura ha confermato l’estraneità dei genitori di Chiara e del padre del neonato rispetto alla vicenda. Inoltre, si è scoperto che Chiara aveva cercato su internet informazioni su come abortire un secondo figlio, rivelando ulteriormente il suo stato di angoscia e disperazione.

Secondo quanto riportato da Parma Today, Chiara Petrolini è stata sottoposta a un intenso interrogatorio che l’ha portata a crollare e a confessare di essere la madre di entrambi i neonati trovati sepolti nel giardino della sua casa. Le indagini hanno anche portato alla luce un secondo neonato sepolto, scoperto grazie alla ricerca digitale della giovane.

La confessione ha rivelato quindi che, oltre al primo neonato scoperto il 9 agosto, vi era un secondo bambino, sepolto in precedenza. Entrambi i bambini erano stati partoriti dalla giovane e sepolti in solitudine, senza alcuna assistenza medica o supporto.

Il giudice per le indagini preliminari (GIP), che in precedenza aveva negato l’arresto della ragazza dopo il ritrovamento del primo corpo, potrebbe ora dover riesaminare la questione alla luce di questa nuova confessione. La pressione pubblica e il grave quadro emerso dalle indagini fanno presumere che l’arresto di Chiara Petrolini sia ormai imminente