Progesterone alto: cosa significa e sintomi principali

Il progesterone alto si presenta in maniera naturale con la gravidanza o nella fase post-ovulatoria, ma talvolta può essere causato da alterazioni dell'apparato riproduttivo. Il sintomo principale è la stanchezza.

Progesterone alto: cosa significa e sintomi principali

Il progesterone alto è una condizione piuttosto diffusa nel mondo femminile.  Sebbene il progesterone, ormone steroideo del gruppo dei progestinici, venga prodotto in piccole quantità anche nell’uomo (cellule testicolari del Leydig) è l’ormone delle donne per eccellenza. Di fatto è uno degli ormoni femminili più importanti, intervenendo in fasi piuttosto delicate di vita delle donne come la gravidanza. La funzione principale del progesterone è quella appunto di preparare l’utero alla fase gestazionale e accompagnare l’embrione durante la gravidanza.

I derivati sintetici del progesterone vengono impiegati in vari campi medici/farmacologici come le pillole anticoncezionali. Il progesterone può favorire un innalzamento della temperatura corporea della donna fino a un grado, motivo per cui nel periodo post-ovulatorio e sino a quello mestruale le donne tendono a bruciare più calorie.

Il livello di progesterone può talvolta alterarsi e aumentare. Quali sono le cause che ne determinano un innalzamento dei valori normali? Quali sono i sintomi principali del progesterone alto? Cosa significa avere il progesterone alto?

Progesterone alto: cosa significa?

Per comprendere se il progesterone (4-pregnen-3,20-dione) è alto, risulta necessario sottoporsi a un prelievo di sangue e attendere gli esiti delle analisi di laboratorio. Trattandosi di un’analisi ormonale, non occorrono particolari preparativi prima di effettuare il prelievo: è importante, però, per non alterare gli esiti, non assumere farmaci corticosteroidi, progestinici ed estrogeni (contenuti nella maggior parte delle pillole anticoncezionali) nelle 48 ore precedenti.

Con le analisi del sangue si possono verificare i valori di questo ormone

Con le analisi del sangue si possono verificare i valori di questo ormone

I valori di riferimento variano, come sempre, in base al metodo di analisi utilizzato dal laboratorio. Cambiano anche a seconda della fase in cui si trovano le donne e se queste sono in età fertile o in menopausa. Mediamente vengono considerati valori normali:  0,80 – 3,00 ng/mL (donne adulte in fase di ovulazione), 0,20 – 1,50 ng/mL (fase follicolare), 1,70 – 27,00 ng/mL (fase luteale), valori sotto lo 0,15 fino a un massimo di 0,80 ng/mL (donne in menopausa), 0,20 – 1,40 ng/mL (uomini adulti). Come si può vedere, i valori di progesterone nel sangue sono soggetti a cambiamenti a seconda della fase del ciclo in cui la donna si trova quando si sottopone al prelievo. Così, durante la fase ovulatoria il progesterone risulta più elevato.

Sarà importante informare il proprio sulle fasi del proprio ciclo mestruale e sui farmaci che si stanno assumendo, perché questi possono alterare l’esito delle analisi. Va considerato poi che i valori di progesterone possono variare anche durante la giornata.

Cause innalzamento progesterone

Le cause di innalzamento di progesterone possono essere molteplici, il medico stabilisce, dopo un’attenta analisi della paziente cosa ci può essere alla base, se si tratta di una condizione normale e naturale o di un’alterazione dovuta a una patologia. Se i valori sono eccessivamente alti si è sicuramente di fronte a un’anomalia.

Questa può essere: una gravidanza normale o molare (l’ovulo fecondato non vitale si impianta nell’utero); cisti ovariche, patologia frequente anche nelle più giovani; tumore ovarico o del surrene; nel post parto può trattarsi di una non espulsione regolare della placenta; pubertà troppo precoce nelle ragazzine; iperplasia, ovvero la crescita del volume di un organo; adenoma ipofisario che secerne ormone luteizzante (lh).

Grafico che mostra l'andamento di ormone beta hCG, estrogeno e progesterone durante la gravidanza

Grafico che mostra l’andamento di ormone beta hCG, estrogeno e progesterone durante la gravidanza

Progesterone alto: sintomi principali

Il sintomo principale di progesterone alto è la stanchezza, tipico anche delle prime fasi della gravidanza. Si verifica perché il cervello può diminuire l’attività di alcuni recettori cerebrali, in seguito al segnale di eccesso di progesterone.

I sintomi di un innalzamento del valore normale dell’ormone progestinico possono essere simili a quelli della fase premestruale delle donne, e comprendono: particolare sensibilità e/o dolore al seno, soprattutto al tatto; gonfiore all’addome, specialmente al basso ventre; sbalzi di umore frequenti associati a nervosismo o stati depressivi; calo della libido; caviglie, dita e piedi gonfi; in alcuni casi si possono avere anche alterazioni delle secrezioni vaginali, con maggiore secchezza.

Rimedi

Se l’innalzamento del progesterone deriva da una fase naturale del ciclo mestruale, si risolve tutto spontaneamente con l’arrivo della mestruazione. Possono risultare utili, per i casi meno importanti e non patologici, anche alcuni rimedi naturali, che tendono ad alleviare gli effetti fastidiosi dell’ormone elevato.

Se la causa è una gravidanza sarà tutto normale e anzi è la produzione di progesterone sarà necessario per lo sviluppo dell’embrione. In tutti gli altri casi, sarà il ginecologo a stabilire quali farmaci prescrivere alle proprie pazienti. Si tratta solitamente di terapie ormonali mirate.

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