“Un processo non indiziario, un articolato dibattimento che ha consentito a tutte e parti di arrivare alla formazione della prova: la perizia disposta d’ufficio dalla Corte d’Assise, tutte le testimonianze e il materiale prodotto hanno dato un apporto significativo e un quadro chiarissimo” – queste le parole in aula pronunciate dalla pubblica accusa.
Per il processo a Impagnatiello in questa giornata fondamentale per il caso erano presenti in aula i famigliari di Giulia Tramontano. I pm hanno dimostrato la volontà di agire di Alessandro nei confronti della ragazza, che ricordiamo dopo aver fatto sparire il corpo della giovane ne aveva simulato la scomparsa.
Una versione la sua che non aveva convinto del tutto già dai primi riscontri gli investigatori. “Far sparire Giulia, simulare il suo allontanamento, lo avrebbe trasformato da carnefice a vittima” aggiunge Letizia Mannella che ricorda la “natura meschina, manipolatrice e bugiarda di Impagnatiello.
Caratteristiche queste che sono appunto riscontrabili in diversi soggetti che in questo periodo si sono macchiati di reati assurdi contro le donne e non solo ovviamente. E la mamma di Giulia al termine della requisitoria in aula ha fatto un gesto importante.
La donna si alzata dal suo posto ed è andata a stringere la mano, abbracciandola, la pm Alessia Menegazzo. Tra le due ci sono stati sguardi sinceri e commossi. “Non c’è giorno in cui non ci manchi. Il tuo ricordo è la nostra forza, la tua assenza il nostro silenzio più profondo. Sei parte di noi, oggi e per sempre” – così ha detto inoltre la sorella di Giulia, Chiara Tramontano.