Lungi dal voler creare allarmismi, Pregliasco ha semplicemente fornito il suo personalissimo parere e lo ha fatto all’interno di una lunga e interessante intervista rilasciata per Leggo, in cui si è espresso circa l’aumento dei contagi Covid in Italia. Ai microfoni di Lorena Loiacono, il famosissimo virologo dell’Università di Milano e direttore sanitario del Galeazzi Fabrizio Pregliasco, ha dichiarato: “Non c’è l’emergenza che abbiamo conosciuto. Dobbiamo però monitorare la situazione. I dati sono in crescita e sicuramente continueranno a farlo”.
E’ convinto che non ci sia una situazione emergenziale come l’anno scorso e questo “Perché con le occasioni di incontro, come il rientro a scuola, il virus prenderà a circolare proprio come accade con l’influenza normale. Eventuali peggioramenti sono scontati ma con una diversa proporzionalità di casi gravi”.
Il Covid non è un pericoloso scampato, anzi, Pregliasco è del parere che aumenteranno i casi, anche quelli gravi e i decessi dei soggetti fragili. mentre ” La maggior parte della popolazione ha un’immunità ibrida, data dal vaccino e dai contagi: una sorta di carriera immunitaria che ci difenderà”, invitando la popolazione a tenere conto delle due nuove varianti in circolazione , Eris e Pirola, che sono immunoevasive: superano l’immunità ibrida conquistata dai pazienti.
La conseguenza è che rischiano gli anziani e i fragili in generale, per poi passare alle modalità con cui difendersi dal Covid che sono le stesse dei precedenti anni, ossia il vaccino, in particolare per i soggetti fragili, sia anziani sia bambini, e le misure di sicurezza. Va precisato che non esiste solo il Covid ma anche l’influenza normale che potrebbe essere molto forte. A rendere il quadro ancora più complicato ci pensano i virus respiratori.
Quali sono gli accorgimenti da adottare? I sintomatici devono restare a casa e ovviamente non va mai dimenticata l’igiene delle mani. Ancora una volte, vige il buon senso per evitare che la situazione peggiori. Un monito, quello di Pregliasco, a non abbassare mai la guardia.