I sismografi, sempre più sofisticati e impeccabili, hanno rilevato un terremoto di magnitudo 6.8 , al largo di Cuba, del quale ci ha dato contezza l’Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs), aggiungendo che non è stata emessa un’allerta tsunami. Di colpo, proprio a causa della gravità della scossa, si è innescata un’ondata di apprensione collettiva.
In tanti sono stati gli utenti che hanno chiesto delucidazioni sui social, con la speranza che il terremoto non abbia cagionato danni a cose e persone. La scossa è stata registrata 39 chilometri a sud di Bartolomé Masó, nella provincia meridionale di Granma, a una profondità di 23,5 chilometri
15 minuti prima di questa scossa, i sismografi ne hanno rilevato un’altra di magnitudo 5.9, sempre al largo della costa meridionale di Cuba. In questo caso, sempre secondo l’Usgs, il sisma aveva avuto origine 35 chilometri a sud di Bartolomé Masó a 14,2 chilometri di profondità.
Nonostante il comprensibile spavento dei residenti, non ci sono state conseguenze ed è questo quel che conta, in quanto la storia della nostra penisola ci ha riportato casi davvero sconvolgenti, di gente finita sotto le macerie che non ce l’ha fatta. Purtroppo la natura è sempre più imprevedibile.
Non passa giorno che la terra non tremi e proprio quest’incertezza, legata alle conseguenze di un sisma, fa stare col fiato sospeso, specie chi risiede in zone ad alto rischio sismico, poiché hanno già vissuto sulla propria pelle casi simili e basta una volta, per innescare il panico generale e duraturo. Il monitoraggio da parte delle autorità continua anche ora, con la speranza che, nel corso della giornata, non si verifichino eventi simili.