I sismografi hanno rilevato una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.1, registrata al largo della costa sud-orientale dell’isola di Hokkaido, con epicentro a una profondità di circa 10 chilometri nel Mar del Giappone. Si è trattato di un terremoto davvero molto forte ma qual è il bilancio dello stesso?
Per fortuna, nonostante la magnitudo, le autorità non hanno diramato l’ allerta tsunami, segnalando solo possibili lievi variazioni del livello del mare. Le aree costiere sono state quelle maggiormente colpite ma per fortuna non sono stati registrati danni a cose e persone.
Il Giappone è funestato dai sismi e questo è legato, in primis, alla localizzazione stessa del Paese. E’ situato nella “Cintura di Fuoco del Pacifico”, una delle aree più attive dal punto di vista geologico, in cui si incontrano diverse placche tettoniche.
Proprio per via della sua collocazione, i terremoti, in Giappone, sono frequenti e accompagnati da tsunami. Maggiormente esposte al rischio sismico sono le aree situate nella Fossa di Nankai, al largo della costa meridionale, e nella Fossa del Giappone. Non solo Hokkaido, ma anche molte altre zone del Paese sono esposte al rischio sismico e proprio per questo motivo, le autorità, effettuando un monitoraggio costante, stanno adottando standard antisismici per costruzioni, infrastrutture e sistemi di allarme.
La storia sismologica non si dimentica. Basta pensare alla mattanza seminata dal sisma di Kobe del 1995 e quello di Fukushima del 2011, che hanno seminato un’ondata impressionante di decessi. Proprio dopo questi, le autorità hanno attivato programmi di rilevamento delle scosse in tempo reale, mandando l’allarme a milioni di cittadini tramite dispositivi mobili e media.