Polmoniti nei bambini, dalla Cina all’Italia: ecco i sintomi (2 / 2)

In Cina c’è stato un boom di casi di polmoniti tra i bambini e, come noto, il responsabile della patologia è il  Mycoplasma pneumoniae, un batterio appartenente alla famiglia dei Mycoplasmataceae, in grado di colonizzare le vie respiratorie e di produrre  patologie di varia entità.

Sappiamo che le polmoniti di questo tipo si stanno manifestando anche in Italia, dal momento che l’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato due casi in bambini ricoverati con sintomi respiratori a Perugia, e altri tamponi positivi vengono riportati in Emilia Romagna.

Stessa cosa si sta verificando in Francia, Olanda e Danimarca, sebbene non si tratti di un patogeno nuovo.  Ovviamente quel che preme sapere è quali sono i sintomi cui prestare attenzione, indicativi della patologia batterica in corso. Va precisato, in tal senso, che inizialmente, tra la prima e la terza settimana, non ci sono sintomi eclatanti.

Resta incinta del fratello e partorisce, poi l’assurda scoperta dei genitori Resta incinta del fratello e partorisce, poi l’assurda scoperta dei genitori

Poco dopo però, iniziano a manifestarsi i sintomi dell’infezione respiratoria da Mycoplasma pneumoniae, in primis la  tosse  che da secca diventa grassa, con emissione di espettorato di colorito bianco-giallastro. A questo campanello d’allarme se ne aggiungono altri tra cui  febbre, brividi; difficoltà respiratorie, specie dopo uno sforzo, mal di testa, inappetenza.

Questi sintomi, in genere, passano in una settimana, tranne la tosse che può protrarsi per parecchio. In questo scenario, però, va precisato che possono esserci complicanze di non poco conto come l’ anemia emolitica autoimmune .In presenza di questa sintomatologia, occorre contattare immediatamente il pediatra che, dopo aver effettuato una radiografia al torace e le analisi ematiche, potrà comminare la cura. . Se la polmonite è originata da un virus, non servono antibiotici, mentre se batterica si e può essere curata in casa. Solo se lo riterrà opportuno, il pediatra potrà stabilire il ricovero.