
A tre mesi dall’apertura del testamento di Pippo Baudo, la successione del grande conduttore resta ancora sospesa. Nonostante l’eredità sia stata formalmente resa nota il 9 settembre, nello studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, nessuno tra i chiamati alla successione ha ancora espresso accettazione.
Un’attesa decisamente insolita: la legge concede dieci anni per pronunciarsi, ma nella pratica gli eredi tendono a muoversi nel giro di pochi giorni, soprattutto quando il patrimonio coinvolto è ingente. Alla lettura del testamento erano presenti i due figli, Tiziana Baudo – nata dal matrimonio con Angela Lippi – e Alessandro Baudo, riconosciuto ufficialmente dal presentatore solo nel 1996.
Con loro c’era anche Dina Minna, storica assistente che ha affiancato Baudo per oltre tre decenni. Ed è proprio la presenza di Minna a spiccare tra i dettagli della successione: secondo quanto emerso, alla collaboratrice sarebbe stata riservata una quota quasi equivalente a quella spettante per legge ai due figli, ovvero circa un terzo ciascuno. Una scelta che ha sorpreso molti e che potrebbe spiegare il clima di prudenza che circonda la fase di accettazione.

Sul totale dell’eredità non ci sono cifre ufficiali, ma le stime oscillano intorno ai 10 milioni di euro. Del resto, le entrate del conduttore siciliano sono state notevoli: solo dalle tredici edizioni del Festival di Sanremo da lui guidate avrebbe incassato circa 800 mila euro a edizione. Già nel 1998 il giornalista Emilio Randacio, nel libro Pippo e il suo clan, valutava il patrimonio di Baudo in svariati miliardi di lire.
A questo si aggiunge un cospicuo patrimonio immobiliare: secondo recenti ricostruzioni, varrebbe oltre 6 milioni di euro. Baudo risultava ancora proprietario di quattro appartamenti in via della Vite a Roma – lo stabile dove aveva abitato fino alla fine – di un ampio ufficio in zona Prati, eredità della sua società Starprogramme, e di 17 terreni distribuiti tra Noto, Siracusa e Fiano Romano. La villa sarda di Torre delle Stelle, invece, era già stata ceduta nel 2018.