Il grosso dell’eredità di Pippo Baudo verrà diviso fra i due figli, Tiziana e Alessandro e si stima che il patrimonio ammonti a dieci milioni di euro, costituito a una villa ad Acireale, da una residenza al quartiere Parioli di Roma, e da altre case che non si sa dove si trovino esattamente né a quanto ammonti il loro valore.
Il conduttore percepiva una pensione statale di circa 900 euro al mese, oltre alle royalty derivanti da canzoni di cui fu autore, fra cui ‘Donna Rosa’, ‘La quadriglia’, ‘Una domenica così’, ‘W le donne’, ‘Stasera sì’.
Probabilmente, se ci sarà un testamento, (al momento questo non è stato comunicato) in esso sarà contenuto il nominativo di colui che si occuperà della gestione di questi proventi. Altri sono legati allo sfruttamento dell’immagine del conduttore, presente in alcuni spot televisivi e in pubblicità.
Senza ombra di dubbio, il patrimonio che Pippo Baudo, in più di quarant’anni i carriera, è riuscito ad accumulare, è davvero consistente e le sue fonti di guadagno includono i guadagni provenienti dai programmi tv che ha condotto ,tra cui ben 13 edizioni del Festival di Sanremo, per il quale si stima che ogni edizione gli fruttasse circa 800.000 euro.
Ed ancora, investimenti immobiliari, tra cui le ville di cui vi abbiamo parlato a inizio seconda pagina e ovviamente i diritti d’immagine e le campagne pubblicitarie. Pippo, inoltre, ha guadagnato royalties da canzoni che ha scritto, contribuendo così al suo reddito complessivo. Ovviamente, nelle prossime ore, di sicuro, emergeranno importanti ulteriori elementi utili a ricostruire il patrimonio dello storico conduttore, che saremo pronti a fornirvi. Del resto, quando si parla di super vip, l’interesse è enorme.