Pietro deceduto davanti al papà medico, il conducente del suv si finge soccorritore poi l’agghiacciante scoperta (2 / 2)

Quando lo schianto ha squarciato la tranquillità del quartiere Bicocca, gli agenti , tempestivamente accorsi sul luogo, hanno dovuto  ricostruire l’accaduto e  identificare tutti i presenti. Sembrava una dinamica chiara, eppure c’è un dettaglio che non tornava, un elemento che gettava un’ombra scura sull’intera vicenda.

Vicino ai veicoli distrutti, un ragazzo è illeso. Nonostante appaia confuso e con addosso evidenti tracce della collisione, si è  presentato come un semplice soccorritore, un passante. Eppure, proprio il suo silenzio innaturale,  ha immediatamente insospettito i carabinieri. Il mistero si è sciolto  rapidamente, lasciando spazio a una verità ancora più amara.

Il giovane trovato illeso,  un 19enne  non era un passante, ma il vero responsabile alla guida del Suv Mercedes classe G. I successivi accertamenti della Polizia Locale di Milano hanno svelato la sua identità e il grave dettaglio: il 19enne guidava senza avere mai conseguito la patente. L’uomo ha tentato in tutti i modi di nascondere la sua responsabilità, fingendosi un soccorritore, un tentativo presto smascherato dalle prime, concitate indagini.

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A bordo del Suv, insieme al compianto Pietro Silva Orrego, viaggiavano altre due persone che ora lottano tra la vita e il decesso o si trovano in condizioni delicate. Una ragazza di 30 anni, identificata con le iniziali S.T., è ricoverata in condizioni gravissime in ospedale. Le sue lesioni, frutto della violenza della carambola, hanno immediatamente richiesto un ricovero d’urgenza. L’altro passeggero della vettura, il 23enne E.R., è stato invece trasportato in codice giallo al San Raffaele, presentando ferite non considerate in pericolo di vita.

Anche il conducente dell’altra vettura coinvolta, una Opel, ha riportato contusioni ed è stato medicato. In una manciata di minuti, dunque, si è consumato un dramma che ha unito la fatalità del sinistro all’irresponsabilità di chi si è messo alla guida senza averne il diritto. Ora gli inquirenti dovranno stabilire l’esatta velocità e le cause che hanno portato il diciannovenne a perdere il controllo del mezzo.