Fino ad ora nessuno era finito nel registro degli indagati per quanto riguarda il decesso di Pierina Paganelli. Le cose sono cambiate nelle scorse ore in quanto i Carabinieri hanno notificato un avviso di garanzia a Louis Dassilva, 35enne senegalese.
Si tratta di una delle persone che i Carabinieri avevano preso in considerazione per il reato contro Pierina. L’uomo e la moglie Valeria Bartolucci nel pomeriggio del 6 giugno sono stati convocati presso la Questura di Rimini dove hanno risposto ad alcune domande degli inquirenti.
Dopo 8 mesi di indagine la posizione dell’uomo si è quindi aggravata. Dobbiam precisare che l’uomo risulta solo indagato per cui la posizione è al vaglio ancora delle autorità. Ogni indagato secondo la legislazione vigente è innocente fino a giudizio definitivo.
I Carabinieri vogliono capire di più sulla situazione dell’uomo. Secondo quanto si apprende il sostituto procuratore Daniele Paci ha comunicato al senegalese che è indagato, adesso si procederà con alcuni accertamenti irripetibili come la comparazione del Dna. Si tratta di un esame fondamentale.
Pierina sarebbe stata colpita con 29 fendenti. Gli inquirenti credono che comunque la moglie di Louis non sia stata presente nel momento in cui Dassilva l’avrebbe colpita, tutto sarebbe avvenuto appunto nel garage. Louois come si è scoperto in seguito aveva avuto una relazione con Manuela Bianchi, nuora di Pierina.
Il giorno in cui Pierina è stata trovata senza vita, al Tempio dei Testimoni di Geova, gli anziani avrebbero dovuto decidere le sorti di Manuela. Tutto, insomma, potrebbe aver ruotato intorno alla relazione tra la nuora e il cittadino senegalese. L’innesco di quanto successo alla povera Pierina, pensano, gli investigatori starebbe proprio nei rapporti stretti e spesso non chiari tra Valeria, Manuela e Louis