Pierina Paganelli, notizia clamorosa poco fa: Louis Dassilva è stato a… (2 / 2)

Il delitto di Pierina Paganelli non è stato solo un  delitto efferato ma, secondo gli investigatori,  è stato studiato nei minimi dettagl, ragion per cui  Dassilva non ha potuto orchestrare tutto da solo. Gli inquirenti stanno giungendo a questa convinzione.

Secondo loro, il senegalese sarebbe stato aiutato da qualcuno materialmente,  dunque nel ripulire la  scena del delitto  e, soprattutto, nel simulare un’aggressione intima sulla 78enne,  nel garage di via del Ciclamino.  Per confondere le indagini e stravolgere la narrazione dei fatti, ci sarebbe stato un depistaggio.

Intanto,  Valeria Bartolucci,  moglie di Dassilva , ha scelto per la seconda volta il silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere, sebbene negli atti ci sia un vocale in cui la donna racconterebbe ad un’amica di una cosa davvero forte, relativa alla sera del delitto di Pierina, quando  tre persone  avrebbero bussato alla sua porta,  chiedendole di scendere in garage, dove si trovava il corpo della Paganelli.

Queste persone, inoltre, le  avrebbero chiesto anche come ripulire le tracce ematiche. Se questa versione  dovesse essere confermata da chi indaga, si aprirebbero nuovi scenari investigativi. Va precisato che, allo stato attuale,  la moglie di Dassilva non risulta indagata. In Procura, un punto fermo dell’indagine è che Dassilva abbia agito con dei complici o che sia stato coperto da qualcuno.  Parliamo, se così fosse, di una svolta significativa, clamorosa.  

Chiari Rinaldi,  legale della Bartolucci, ha precisato che la sua assistita ha  già  collaborato in quattro occasioni,  dando il suo  Dna, il cellulare e il computer,  ribadendo che non le viene contestato  e che ogni suo diritto è stato esercitato nel rispetto della legge. Gli inquirenti sono sempre più convinti che Dassilva non era solo, la sera del delitto di Pierina, in quel garage di via del Ciclamino, a Rimini, dove la pensionata è stata fatta fuori .