Pierina Paganelli, la scioccante rivelazione del figlio Giuliano (2 / 2)

Il nome, pesante come un macigno, è quello di Louis Dassilva. È lui l’uomo senegalese con cui Manuela Bianchi aveva intrattenuto una relazione extraconiugale e che, per una assurda ironia del destino, era il vicino di casa nel complesso residenziale di via del Ciclamino.

Giuliano Saponi, figlio della donna scomparsa, ha formalizzato la sua deposizione nel corso della fase di inchiesta che vede Dassilva accusato dell’azione violenta. Durante le dichiarazioni, è emerso che il grave sinistro subìto dal figlio aveva rappresentato un punto di rottura decisivo. Dopo quel momento, come riportato da Giuliano, Manuela era apparsa “cambiata”.

Non solo. A rendere il quadro familiare ancora più teso e complesso vi è il profondo legame che univa la donna deceduta e la nuora: Pierina Paganelli adorava Manuela Bianchi, la percepiva come parte integrante e preziosa della famiglia .Il colpo di scena definitivo, quello che ha ridefinito l’intero scenario, è la tempistica della scoperta: Giuliano ha saputo della relazione tra sua moglie e Louis Dassilva solo il giorno in cui sua madre è stata tolta alla vita.

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Una doppia verità che proietta un’ombra di ambiguità sulla dinamica dell’evento e che ora rappresenta uno degli elementi centrali nel processo in corso a Rimini.

Le domande del pm Daniele Paci hanno mirato a ricostruire il rapporto tra la madre del testimone e la moglie Manuela Bianchi. “Mia mamma adorava Manuela, le voleva bene. Era come una seconda figlia per le”- ha dichiarato Giuliano. “Mai notati momenti di aggressività da parte di Manuela nei confronti di mia madre. Si volevano bene fino a quando mia moglie non ha cambiato il suo modo di vivere” – ha detto ancora Giuliano Saponi ai magistrati.