Pierina Paganelli, Dassilva contro Manuela Bianchi: "Non ero nel garage e non l’ho mai…" (2 / 2)

L’interrogatorio di Louis Dassilva, unico indagato per il delitto di Pierina Paganelli, si è protratto per sei ore, nelle quali ha controbattuto alla versione della sua amante Manuela Bianchi, nuora della pensionata.

Manuela ha raccontato che la mattina del 4 ottobre, ossi quella successiva al delitto,  avrebbe incontrato Louis Dassilva nel garage di via del Ciclamino, a pochi metri dal corpo della suocera, freddata con 29 fendenti.  Come riportato dal Resto del Carlino,  la Bianchi si sarebbe sentita dire da Louis “C’è una persona a terra tra le due porte tagliafuoco” e di andare a chiamare il ragazzo moldavo. Manuela ha aggiunto: ” Avevo capito che lui l’aveva già vista. Però lì per lì non ho capito altro ed il suo consiglio era di passare di lì e di stare zitta e di non dire che l’avevo vista. Anzi, mi ha detto proprio così, però non ho capito il motivo”.

La Bianchi ha reso queste dichiarazioni dinnanzi al pm, il 4 marzo scorso, inizialmente come persona informata sui fatti e poi come indagata per favoreggiamento personale. I legali di Louis Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno categoricamente respinto le accuse.

I legali hanno dichiarato: “Il nostro assistito ha confermato la versione che ha sempre fornito. Non era nel garage quella mattina e non ha mai avvertito Manuela della presenza di un corpo”. Dassilva ha risposto a tutte le domande del gip,  confermano, per l’ennesima volta, di non avere nulla a che fare col delitto della Paganelli.

Nel frattempo,   sono stati analizzati gli esiti delle prove scientifiche raccolte sulla scena del delitto,  comprese le tracce di Dna. Secondo i legali del senegalese,  queste evidenze scagionerebbero il loro assistito, al punto da spingerli a chiedere la sua scarcerazione. Sarà il gip , con un termine di cinque giorni per pronunciarsi, anche se non vincolante, a stabilire se Louis potrà uscire o meno dal penitenziario.