Dalla sera del maledetto 15 settembre, quando un’onda marrone, preceduta da un muro di tronchi, vegetazione e detriti, ha travolto tutto, del piccolo Mattia Luconi non si sa più nulla.
Il bimbo di 8 anni, autistico, non ha potuto urlare nel momento in cui l’onda fortissima del Nevola lo ha trascinato via dalla madre, Silvia Mereu, che lo ha tenuto stretto forte a sé.
La potenza dell’acqua è stata più forte. Mattia è rimasto aggrappato ad un albero, mentre Silvia tentava di rassicurarlo, poi il nulla. Intanto il tempo scorre inesorabile e dall’alluvione che ha colpito le Marche è passata una settimana.
Di Mattia, nessuna notizia, tranne il ritrovamento prima del suo zainetto scolastico assieme ad un lembo di felpa, e poi delle sue scarpette da ginnastica; quest’ultime ritrovate lungo il corso del Nevola.
Dov’è finito Mattia? Se lo chiedono costantemente i suoi genitori, che sono separati, Silvia Mereu, farmacista 42enne, dal letto dell’ospedale di Senigallia in cui è tutt’oggi ricoverata, e il suo ex marito, Tiziano Luconi, 38enne, educatore.