Un momento di spensieratezza si è trasformato in un incubo per la famiglia Panizzo e per l’intera comunità di Roncade, in provincia di Treviso. Carlo Panizzo, un bambino di sei anni, è stato inghiottito dal mare mentre faceva il bagno a Cavallino Treporti, nei pressi di Venezia.
Il ritrovamento del suo corpo, avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 agosto, ha spezzato ogni speranza e lasciato un vuoto enorme nel cuore di mamma Dana, papà Fabio e del fratello maggiore. Carlo viveva con la madre Dana, di origini romene, impiegata nella mensa Ottavian, mentre il padre Fabio è un noto ristoratore della zona, proprietario di diversi locali tra cui il Kapuziner di Colle Umberto.
La coppia era separata da tempo. Il piccolo, originario di Roncade, era amato e circondato dall’affetto di chi lo conosceva. Le operazioni di soccorso, condotte da vigili del fuoco, sommozzatori, forze dell’ordine e volontari, hanno visto anche la straordinaria partecipazione di circa 600 persone, tra bagnanti e bagnini, che si sono organizzati in una catena umana per cercare Carlo nelle acque. Marco Cabianca, giovane bagnino di 17 anni, ha coordinato questo imponente sforzo collettivo, testimoniando un momento di grande solidarietà umana.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso profondo cordoglio: “Un destino crudele ha portato via un bambino di sei anni in un attimo che nessuno potrà mai dimenticare. Voglio ringraziare chi ha dato il massimo in questa difficile ricerca.” Anche il sindaco di Roncade, Marco Donadel, ha voluto rivolgere parole di vicinanza alla famiglia: “Come genitore, immagino lo strazio che stanno vivendo. La comunità è con loro e li abbraccia in questo momento così doloroso.”
Nei prossimi giorni il sindaco intende contattare personalmente i familiari per offrire tutto il supporto possibile. Roncade si stringe attorno a Dana, Fabio e al fratello di Carlo, condividendo il dolore di una perdita improvvisa e straziante.