Pierluigi Dellano ha continuato a ripetere: “Mi hanno torchiato bene”. E’ l’uomo che ha incrociato Allen, il bimbo di 5 anni, scomparso e fortunatamente ritrovato nei boschi sano e salvo ieri mattina, dopo 23 ore di ricerche condotte con un notevole dispiegamento di uomini e mezzi, compresi tanti volontari. Considerato un possibile sospettato, gli hanno perquisito la casa ed è stato interrogato, dopo che i cani molecolari si erano fermati davanti al suo cancello
Su di lui ,ora, potrebbe scattare l’accusa di abbandono di minore. Dellano, dal suo canto, ha continuato a dire che voleva solo aiutarlo, di averlo visto spaesato quando è arrivato nella sua villa, di averlo accompagnato in strada per cercare aiuto, ma il bambino si è divincolato e si è allontanato.
Il testimone ha precisato che Allen “Non parlava bene, cercava il papà” , realizzando solo ore dopo quanto grave fosse la situazione. “Dopo 2 ore ho capito che era successo”, ha spiegato. I cani molecolari impegnati nelle ricerche si sono fermati davanti al cancello della sua abitazione, ed è per questo che sono scattati perquisizioni e interrogatori.
Proprio il fatto che i cani si fossero collocati davanti all’abitazione di Dellano è stata considerata un segnale da approfondire, sino a quando si è capito che era un testimone chiave ma non coinvolto nei fatti. La procura non ha aperto procedimenti penali nei suoi confronti ma ora di essere accusato di abbandono di minore.
La magistratura sta vagliando la sua posizione, in quanto, trattandosi di un bambino di soli 5 anni e da solo, nel vederlo, avrebbe dovuto contattare le forze dell’ordine senza un minimo di esitazione. L’autorità giudiziaria deve ancora attendere la relazione degli investigatori prima di tirare le conclusioni per cui seguiranno aggiornamenti nell’arco della giornata.