Piccola Lola, uccisa e nascosta in un baule: le telecamere hanno ripreso tutto (2 / 2)

Mentre il padre, che fa il portiere del palazzo dove vivono, è sceso giù, interpellando i vicini, chiedendo loro se avessero visto, per caso, sua figlia in giro, pensando che magari potesse essersi intrattenuta a giocare con le amichette nel giardino vicino. I Daviet erano una famiglia tranquilla e, di solito, dopo l’uscita da scuola, partivano per andare dai nonni in campagna vicino a Parigi.

Ma questo venerdì, Lola ha perso la vita. E’ stata ritrovata in un baule trasparente, con la testa quasi decapitata, profonde ferite alla gola e due cifre, 1 e 0 sul busto, da un clochard. La povera piccola era rannicchiata, aveva le mani e i piedi legati e una profonda ferita alla gola. Come è stato accertato, Lola, uscita alle 15:00 dalla scuola media Georges-Brassens, proprio dietro casa. Quel che le è accaduto, è stato lo stesso padre a scoprirlo, controllando la registrazione della videocamera di sorveglianza.

Dalle immagini, che ha attentamente visionato, Lola era nell’androne del palazzo, quando, tutto ad un tratto, una giovane donna le si è avvicinata e l’ha afferrata per un braccio, facendole segno di seguirla. Tutti hanno, allora, capito che la piccola è stata rapita e l’allarme è scattato tempestivamente, nel disperato tentativo, da parte della polizia, di reperire tutte le informazioni utili a ritrovare la piccola viva.

Si è arrivati ad un passo dalla terribile realtà, dopo la testimonianza fornita da un vicino di casa dei Daviet, al quale la donna ripresa dalle telecamere, mentre faceva cenno alla bimba di seguirla, ha chiesto un aiuto nel trasportare una valigia molto pesante. La donna, aveva un comportamento strano ma lei gli ha promesso che, se l’avesse aiutata, avrebbe ricevuto un’ingente quantità di denaro proveniente dal traffico di orfani. L’uomo ha rifiutato ma l’ha vista trascinare il bagaglio fino ad una Dacia Lodgy.

In serata, scotch e taglierino sono stati ritrovati non lontano dal luogo in cui il clochard, alle 23:20 ha rinvenuto il corpo martoriato di Lola in una valigia. I gendarmi, all’alba, hanno rintracciato la donna a Bois-Colombes, nella banlieue nord-ovest di Parigi. Per lei è scattato l’arresto, mentre altre 7 persone sono in stato di fermo per le indagini. L’arresta, presunta assassina, ha 24 anni e sarebbe di aspetto maghrebino. Le condizioni in cui è apparsa hanno spinto gli inquirenti a sottoporla a perizia medica, prima di procedere con il suo interrogatorio. Dietro la morte della 12enne si nasconderebbe il traffico d’organi.