Piccola Kata, il triste annuncio è arrivato direttamente dalla mamma: "Purtroppo è stata.." (2 / 2)

La mamma della piccola Kata, scomparsa dal 10 giugno dall’ex hotel Astor di Firenze, si è lasciata andare a delle sensazioni molto forti e lo ha fatto in piena diretta televisiva, per cui le sue parole  sono state sentite da milioni di  italiani che, da  giugno, continuano a seguire la vicenda di Kata, ad oggi un autentico giallo.  La donna si   sta sempre più convincendo che la figlioletta sia stata rapita e in seguito venduta da persone che sapevamo come muoversi nello stabile occupato abusivamente.

Come riportato fa fanpage.it,  Katherina, ospite della trasmissione Ore 14 su Raidue, a distanza di quasi otto mesi dalla scomparsa della figlia, ha detto, senza mezzi termini,  che chi ha fatto scomparire sua figlia sapeva come muoversi nell’ex hotel, in modo da non farsi beccare delle telecamere, e portarsi via la minore passando inosservato.

Successivamente ha aggiunto che alcune persone e testimoni, pur sapendo, non parlano, perché convinti dai rapitori a non dire nulla.  La mamma di Kata è del parere  che chi ha portato via la figlia, sapesse i suoi orari lavorativi, per cui i rapitori avrebbero agito indisturbati nel fine settimana.  Poco dopo, un duro affondo: “Potevano addormentarla o chiamarla ma certamente più persone che erano lì sanno cos’è successo” . 

Scontro in volo per l’aereo ITA Palermo-Milano Scontro in volo per l’aereo ITA Palermo-Milano

Insomma, per la donna c’è chi sa ma non parla perché ha ricevuto il monito di  stare zitto.  Ma per quale motivo Kata sarebbe stata catturata? Anche su questo, Katerine  si è lasciata andare a delle sue supposizioni, parlando di traffici di minori e di organi, per poi tirare in ballo dei messaggi social, che le sono stati inviati dopo la scomparsa di Kata,  i quali le hanno fatto pensare al rapimento. 

La speranza della donna, come ogni madre coscienziosa,  è quella che sua figlia sia ancora viva, smentendo ancora una volta  qualsiasi coinvolgimento dei suoi familiari nella scomparsa di Kata, a differenza di quanto sostengono gli investigatori,  per poi chiosare:  “Io ho detto tutto quello che sapevo agli inquirenti,  ora ridatemi mia figlia, lasciatela andare”.