"Perso il contatto dell’aereo". L’intervento degli Eurofighter italiani (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale un aereo di linea che volava sui cieli italiani non rispondeva più alla torre di controllo e quindi si era perso il contatto radio.

L’allarme è partito nella mattinata del 27 ottobre e visto che l’aereo continuava a non rispondere immediatamente si sono alzati in volo gli Eurofighter del 36esimo stormo partiti dalla base di Gioia del Colle, in provincia di Taranto.

I caccia dell’Aeronautica hanno quindi intercettato il velivolo e lo hanno scortato fino a quando l’allarme non è cessato. A darne notizia è stata la stessa Aeronautica militare in un comunicato in cui si spiega che i due caccia, per eseguire l’ordine di decollo immediato e intercettazione, in gergo tecnico detto Scramble, sono stati autorizzati anche ad effettuare attività supersonica.

Per quanto riguarda con cui si erano persi i contatti si trattava di un velivolo della compagnia svedese Air Transat, proveniente da Montreal, in Canada e diretto ad Atene, capitale della Grecia.

Secondo quanto si è appreso il comandante del velivolo ha perso improvvisamente i contatti con le autorità di controllo del volo italiane, i caccia in questi casi si alzano in volo per effettuare la visual identification del velivolo che sta transitando sui nostri cieli.

Il via libera all’operazione è partito dalla Nato tramite il Combined air operation centre (Caoc) di Torrejon (Spagna), in coordinamento con il Comando operazioni aerospaziali (Coa) di Poggio Renatico e gli enti della Forza armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale. Alla fine l’aereo ha proseguito tranquillamente il suo viaggio verso la destinazione prevista senza altri intoppi di sorta.