Per il complottista il Papa è venuto a mancare: va al Gemelli ma finisce malissimo (2 / 2)

La diffusione di fake news e teorie del complotto ha raggiunto livelli senza precedenti, con l’ultima bufala che riguarda nientemeno che Papa Francesco. La presunta morte del Pontefice, accompagnata dal solito ritornello “non ce lo vogliono dire”, ha scatenato una vera e propria caccia al mistero, che questa volta è sfociata in azioni concrete e grottesche.

Alcuni influencer complottisti di TikTok, infatti, non si sono accontentati di diffondere teorie online, ma hanno addirittura tentato di fare irruzione nell’ospedale Gemelli di Roma, alla ricerca della stanza del Papa. Uno dei protagonisti di questa assurda vicenda è Er Bombolino, noto tiktoker, che ha documentato in diretta social il suo tentativo di raggiungere il Papa.

Con il telefono in mano, ha mostrato il padiglione dell’ospedale e l’ascensore che, secondo lui, avrebbe trasportato il Pontefice nel reparto. “Sono al decimo piano del Gemelli, e Papa Francesco ce l’ho qua“, ha dichiarato, esibendo un tatuaggio del volto del Papa sull’avambraccio. Tuttavia, la sua corsa si è interrotta bruscamente davanti a una porta chiusa a chiave.

Poco dopo, un altro complottista, Ottavo, ha replicato la scena con un video altrettanto virale. Avventuratosi nei corridoi dell’ospedale, ha notato l’assenza di una scorta di sicurezza, arrivando a dichiarare: “Non sarei mai riuscito ad arrivare fino a qui se il Papa fosse ancora vivo. Per questo vi dico: secondo me, Papa Francesco non c’è più“. Il colpo di scena, però, è arrivato dai social, dove i due sono stati presi in giro per un clamoroso errore: entrambi hanno cercato il Papa in un’area dell’ospedale completamente sbagliata, lontana dal reparto in cui il Pontefice è realmente ricoverato.

Un’ennesima dimostrazione di come il sensazionalismo e le teorie del complotto possano trasformarsi in scenari grotteschi, con la realtà che, ancora una volta, smentisce le fantasie di chi vuole vedere misteri ovunque. Questa vicenda non solo mette in luce la pericolosità delle fake news, ma anche l’impatto che i social media possono avere nel diffondere disinformazione, spingendo alcuni a compiere azioni irresponsabili e fuori dalla realtà.