Questo periodo è molto importante per il Governo, che deve affrontare tanti nodi (che si spera vengano al pettine, è il caso di dire). Innanzitutto c’è da mettere mano alla Legge di Bilancio, che dovrebbe essere varata entro breve tempo.
In questo senso l’Esecutivo vorrebbe apportare delle modifiche, e secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, in particolare dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, l’Esecutivo è pronto a rivedere la norma che nella Legge di Bilancio taglia le aliquote di rendimento delle pensioni di diverse categorie di dipendenti pubblici.
La Premier ha spiegato che si sta pensando di agire con uno scherma ben preciso. In prima battuta non si andranno ad intaccare le pensioni di vecchiaia, che saranno garantite per tutti. Per il comparto di coloro che lavorano nella sanità si sta inoltre studiando “un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia” – queste le parole della Meloni.
“Il gioco di scaricare tutto il costo delle pensioni sulle generazioni che arrivano dopo non lo abbiamo fatto noi, certo è più redditizio sul piano del consenso occuparsi di chi è qui e ora, ma il costo è stato scaricato su chi non si poteva difendere e non era consapevole di quello che stava accadendo” – queste inoltre le parole della Premier.
Ma vanno alle critiche i sindacati. Per Maurizio Landini, della Cigl, la manovra in questione ” fa cassa sul lavoro dipendente e sui pensionati, che non risolve la precarietà, che non dà un futuro serio al nostro Paese. Occorre proseguire con la mobilitazione che non finisce con la legge di Bilancio” – queste le parole di Landini.
“Si conferma ancora una volta l’insensibilità alle tante richieste che vengono dalle piazze. Alla domanda se è vero o falso che fanno cassa sulle pensioni, non hanno risposto, come ci aspettavamo” – così fa sapere in una nota il sindacato Uil.