La data da cerchiare in rosso per l’accredito dell’assegno pensionistico è il 3 novembre 2025, giorno in cui Poste e istituti bancari provvederanno ai versamenti, vista la festività che cade di sabato. Il 3 novembre è il primo giorno bancabile, in quanto giorno 1 novembre, Festa di Ognissanti, è rosso sul calendario, così come giorno 2 novembre, domenica. Si tratta, dunque, di uno slittamento logistico che posticipa, seppur di poco, un momento cruciale per milioni di famiglie.
Questa volta, però, la cifra che comparirà sul conto avrà un sapore diverso. Per prima cosa, termina il recupero delle Addizionali regionali e comunali a debito, quelle imposte sul reddito che, per prassi, vengono spalmate su 11 rate mensili, da gennaio a novembre. Lo stop a questa decurtazione è il primo sollievo per tutti i pensionati.
Parallelamente, si chiude l’era delle rateazioni più complesse, derivanti dal ricalcolo delle ritenute Irpef. Per quei pensionati che percepiscono meno di 18mila euro annui e che avevano accumulato un debito superiore ai 100 euro, il piano di rientro si conclude proprio con la mensilità in arrivo. Un altro elemento di alleggerimento riguarda le indennità non dovute emerse dai controlli sui redditi.
Il recupero forzato di 50 euro al mese, detratto dall’assegno per i beneficiari coinvolti, termina in questo stesso periodo, aggiungendo un piccolo, ma significativo, aumento all’importo. Infine, anche gli oneri derivanti dal conguaglio a debito del Modello 730 devono essere estinti entro questo mese.
Novembre rappresenta dunque il momento di rientro definitivo nella piena normalità, non solo sul fronte lavorativo e scolastico, chiudendo l’anno fiscale degli italiani con un respiro di sollievo e la promessa di un netto più pesante.