Pensioni, la splendida notizia da ottobre per gli italiani (2 / 2)

Nella prossima manovra  dell’esecutivo guidato Meloni, potrebbe trovare spazio lo stop all’aumento automatico di tre mesi per l’età pensionistica, che dovrebbe scattare nel 2027. Il governo sta lavorando ad alcune norme per ridurre l’impatto economico, dal momento che il costo è elevato.  Si vaglia un potenziale congelamento che non dovrebbe  riguardare tutti i lavoratori.

Il Corriere della Sera e Il Messaggero riportano l’ipotesi al momento dominante che, prevede che la sospensione dell’aumento dei tre mesi dell’età di pensionamento scatti soltanto per chi nel 2027 avrà già compiuto 64 anni. Per loro lo scalino dei tre mesi non ci sarebbe più. Questo significa, per esempio, che se un lavoratore ha 62 anni, pur avendo lavorato per 42 anni e 10 mesi si vedrà applicato l’aumento dei tre mesi. Il taglio della platea dei beneficiari sarebbe consistente.

Il costo di questa misura scenderebbe da 1 miliardo l’anno a 300 milioni. La seconda ipotesi sul tavolo dei tecnici, è stata messa a punto dalla Ragioneria generale e comporta il far scattare per il 2027 almeno un mese di aumento dell’età di pensionamento.

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Potrebbe avvenire sia direttamente, che indirettamente, introducendo una finestra mobile, vale a dire il periodo che passa tra il momento in cui si matura il diritto alla pensione e il momento in cui poi effettivamente si può lasciare il lavoro.

Secondo le stime, la Ragioneria ha calcolato che se l’adeguamento all’aspettativa di vita fosse cancellato, senza intervenire sui coefficienti, le pensioni si ridurrebbero di circa il 9%. Insomma, sarà un autunno davvero molto interessante sul fronte pensionistico poiché l’ipotesi del congelamento, sebbene non per tutti i lavoratori, incuriosisce e attira. Ovviamente non ci resta che continuare a seguire tutti gli aggiornamenti, direttamente sul sito dell’Inps.