Pensioni, la decisione a sorpresa spiazza gli italiani (2 / 2)

L’ultima versione di Opzione donna, oggetto nei giorni scorsi di varie riscritture da parte del governo, appare molto restrittiva rispetto alla versione originaria, in quanto limita la possibilità di andare in pensione anticipatamente a tre sole categorie di lavoratrici .

Le tre categorie sono costituite dalle caregiver, ossia dalle donne che “assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti”; invalide almeno al 75% , lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.

L’ età è fissata a 60 anni, ma tale soglia può scendere di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due. Stando a quanto emerge dall’ultima bozza della norma, la soglia d’uscita è di 58 anni d’età se si è madri di due o più figli, a 59 anni, se si è madri soltanto di un figlio. E’ proprio quest’ultima clausola che preoccupa, rischiando di penalizzare le donne che non hanno figli.

Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza, che sono al lavoro per modificare la norma contenuta in manovra, tra le ipotesi a cui si sta pensando vi è quella di ritornare alla versione di Opzione donna in vigore finora ma con una proroga temporanea. E’ lecito chiedersi quali sarebbero i vantaggi di questa mini proroga della norma attuale? Beh, essa, consentirebbe di risparmiare risorse (prorogare la vecchia Opzione donna costa circa 110 milioni), per poi arrivare, tra 6-8 mesi, a una riforma più complessiva del sistema pensionistico.

Pare proprio non esserci pace per Opzione donna. La platea delle donne che potranno accedere alla possibilità di uscire dal lavoro in anticipo rispetto all’età da pensione si restringe drasticamente. L’ultima parola spetta al Parlamento. Intanto la situazione preoccupa e non poco le donne in età pensionistica che proprio non ci stanno a subire discriminazioni di alcun genere. E voi cosa ne pensate?