Pensioni, cambia tutto: la brutta notizia per chi ha questa età (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale il Governo sta cercando ancora una volta di venire incontro alle esigenze della popolazione. Sul fronte pensioni, fronte quanto mai delicato, si discute sulla questione per quanto riguarda Quota 104 e Quota 96.

L’idea del Governo sarebbe la seguente, ovvero quella di consentire ai lavoratori impegnati in attività gravose e usuranti di uscire dal mondo del lavoro con 61 (o 60) anni d’età e 35 di versamenti. Uscita quindi che per costoro sarebbe anticipata.

A questo si aggiunge Quota 41 “contributiva” e la proroga di Quota 103. Ovviamente bisognerà vedere come andranno le cose in autunno, quando l’Esecutivo se la dovrà vedere con il varo della nuova manovra. Se i soldi sono sufficienti c’è quindi la possibilità che queste riforme vengano messe in atto da subito.

Per quanto riguarda Quota 96 c’è da precisare che di quest’ultima non potranno benefeciare tutte le categorie di lavoratori, ma soltanto appunto chi esegue ogni giorno dei lavori usuranti e potenzialmente pericolosi per la salute.

Non solo: al tavolo e in fase di confronto è stato proposto anche un ulteriore abbassamento dell’età pensionabile a 60 anni e si è parlato di una possibile uscita con Quota 95.

Tutte ipotesi però queste ultime che hanno bisogno ancora della conferma ufficiale, e che appunto dipenderanno da quanto ci sia a disposizione con la nuova manovra. Per Giorgia Meloni, dopo il periodo di vacanze in Puglia e Albania, il ritorno a lavoro sarà sicuramente movimentato a causa di tutti questi nodi da sciogliere.

Vedremo quindi nei prossimi mesi quali saranno le scelte del Governo su questi argomenti che restano sempre molto delicati soprattutto quando si parla di pensioni e di stipendi. Bisognerà anche muoversi per dare una risposta alle opposizioni circa l’idea di poter inserire anche un salario minimo per quanto riguarda il lavoro.