L’ultimo rapporto Inps ha mostrato come ci siano delle disparità tra nord e sud anche per quanto riguarda non solo gli stipendi, ma le stesse pensioni appunto. I pensionati sarebbero oggi infatti tra le fasce più deboli della popolazione, in quanto i salari della pensione sono molte volte bassi.
Tra le persone pensionate che soffrono di più cifre basse ci sono le donne. Eppure la bella notizia in arrivo è proprio per loro. Come si sa il Governo ha messo in campo l’Opzione Donna, ovvero lo strumento che consente alle lavoratrici di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro con un ricalcolo del trattamento. Si può andare in pensione con 58 anni di età , o 59 per le lavoratrici autonome, e 35 di contributi.
Il report Inps ha fatto vedere come le donne che usufruiscono dei benefici di Opzione Donna hanno visto addirittura ridursi gli effetti della penalizzazione. Prima del 2013 il ricalcolo contributivo prevedeva una riduzione dell’assegno del 23%, adesso la riduzione si limita solo all’8%.
E in futuro il tutto potrebbe andare addirittura meglio, in quanto la penalizzazione dovrebbe accorciarsi ancora di piĂą fino anche ad annullarsi. Si tratta di una notizia davvero molto importante per tutte quelle donne che vogliono uscire in anticipo dal mondo del lavoro.
Le lavoratrici che fino al 1° gennaio scorso sono andate in pensione hanno visto essere la loro cifra più bassa del 39,8% rispetto alle donne che hanno utilizzato le “anticipate”. Ovviamente sono molto importanti i contributi versati nel corso degli anni.
L’Inps ha spiegato che questa differenza deriva dal fatto che Opzione Donna viene sfruttata soprattutto dalle lavoratrici che appartengono alle categorie a basso reddito, le quali hanno contributi sicuramente più bassi.