Patty Pravo è sempre stata una cantante sui generis, una che non ha mai seguito la massa, lontana dalle tendenze del momento ma sempre fedele a se stessa… un’artista dalle mille sfaccettature che è amatissima proprio per il suo non essere omologata. Patty ha scelto di raccontarsi svariate volte nella sua vita ma, in una delle sue ultime interviste, si è lasciata andare a delle dichiarazioni che hanno lasciato tutti letteralmente senza parole.
Ripercorrendo la sua infanzia, ha dichiarato: Il primo ricordo già “a tre anni” e già “mentre tentavo di suonare i tasti neri del pianoforte”. La prima sigaretta a 10 anni, la prima volta a 14 anni: “Ai nonni ho raccontato: “Sono stata a fare l’amore e mi è piaciuto molto, posso tornare a farlo oggi pomeriggio?””. Loro non si scomposero, avevano una mentalità molto libera.
Un’intervista indubbiamente forte, in cui Nicoletta (questo il suo vero nome) parla della sua Venezia degli anni Cinquanta, quando era una ragazzina. “Io abitavo a Dorsoduro, a san Barnaba, il poeta Ezra Pound alla Giudecca. Un giorno lo incontrai con sua moglie e mi comprarono un gelato. Gli eccessi fanno parte del suo percorso.
Riguardo l’uso di sostanze stupefacenti, senza giri di parole, con la schiettezza che l’ha sempre contraddistinta, ha dichiarato: “Le droghe le ho provate tutte tranne la cocaina che mi fa schifo. Canne, anfetamine, acidi: non era robaccia come adesso, che ti ammazza. Fu il mio periodo rockettaro. Poi sono andata in America e ho smesso”.
Una ribelle, sensuale, ammaliatrice, seducente, strega (in senso buono, naturalmente), capace di catalizzare l’attenzione su di se, la Pravo; un’artista che in tantissimi definiscono “la signora della musica italiana”. Ogni volta in cui sceglie di raccontarsi, è sempre piacevole ascoltare i suoi aneddoti, proprio come in questo caso.