Nonostante gli strascichi del Secondo conflitto mondiale, che hanno Vittorio Emanuele all’esilio fuori dai confini dell’Italia, l’illustre membro di casa Savoia ha potuto contare sempre su un patrimonio decisamente cospicuo.
C’è da dire che non esistono molte informazioni a riguardo, ma da quanto è stato divulgato in questi anni da alcune testate, come Swuissinfo.ch, il patrimonio di Vittorio Emanuele dovrebbe aggirarsi intorno a 1,5 milioni di euro, con un reddito annuale di 300mila euro.
Numeri importanti che hanno permesso all’erede al trono di condurre una vita negli agi degni di un membro della famiglia reale. Al patrimonio bisogna aggiungere anche le proprietà immobiliari, difficile persino da quantificare: il figlio di Umberto II aveva abitazioni a Roma, in Corsica, a Gstaad, in Portogallo e chissà dove. La sua residenza ufficiale era a Ginevra, nel comune ginevrino di Vésenaz, in una villa di mille metri quadri.
Nonostante la battaglia legale condotta dagli eredi, nel patrimonio di Vittorio Emanuele di Savoia non si può annoverare un tesoro di di 6.732 brillanti e 2 mila perle sequestrati dallo Stato Italiano e custoditi dal giugno del 1946 in un caveau della Banca d’Italia. La consulta ha bocciato la richiesta di restituzione di questi numerosissimi gioielli il cui valore potrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro.
Chi eredità le enormi fortune di Vittorio Emanuele di Savoia? Salvo diverse disposizioni, tutto il patrimonio di Vittorio Emanuele di Savoia dovrebbe andare al suo unico figlio, Emanuele Filiberto, che ora è divenuto ufficialmente il nuovo Capo di Casa Savoia.