
Per tutta la vita Ornella Vanoni ha parlato con disarmante sincerità di successi, amori e fragilità. Tra queste, c’era anche il suo rapporto complicato con il denaro. La cantante aveva raccontato più volte di non aver mai accumulato risparmi, smentendo con ironia le voci su presunti patrimoni milionari.
«Hanno scritto che avrei 118 milioni di euro, più di Miuccia Prada — scherzava — ma se fosse così ora sarei in un’isola del Pacifico, non qui». Una battuta che nascondeva però una verità più complessa: la gestione economica non era mai stata il suo punto forte. Vanoni spiegava che parte delle difficoltà era dovuta alle sue stesse fragilità e parte al mondo dello spettacolo, che spesso l’aveva lasciata scoperta. Raccontava di tournée in cui le veniva corrisposta solo una parte del compenso, certa che lei non avrebbe mai controllato i conti.
Allo stesso tempo, ammetteva una certa impulsività nelle scelte personali: comprava case, le arredava con cura, salvo poi venderle velocemente, spesso in perdita, perché quel luogo non riusciva a diventare un vero rifugio. «La solitudine mi spingeva a cercare altrove — confessava — e così finivo per sprecare denaro senza che nulla mi riempisse davvero».

L’unico erede diretto della cantante è Cristiano Ardenzi, nato nel 1962 dal matrimonio con l’impresario teatrale Lucio Ardenzi. Ornella aveva scelto fin da subito di proteggerlo dal mondo che ruotava attorno alla sua carriera, evitando esposizioni pubbliche e interviste. Cristiano, cresciuto lontano dai riflettori, ha mantenuto quella riservatezza anche da adulto, costruendosi una vita discreta, lontana dalla mondanità che aveva accompagnato invece la madre per oltre settant’anni.
Il rapporto tra madre e figlio non è sempre stato semplice. Con il tempo, però, i due avevano ritrovato un equilibrio, ricostruendo un legame che lei considerava prezioso e fragile allo stesso tempo. Accanto al figlio, un posto speciale nel cuore della cantante era riservato ai suoi due nipoti, Matteo e Camilla. Era proprio parlando di loro che la Vanoni mostrava la tenerezza più autentica: «Mi rendono felice», diceva spesso. Chissà che la cantante non abbia pensato anche a loro come destinatari di lasciti ereditari.