I sintomi prevalenti della mononucleosi , detta anche patologia del bacio, sono: malessere; una cefalea modesta; la febbricola , intorno ai 37° C; ma anche mancanza d’appetito, dolori muscolari diffusi; sudorazione. Il virus esordisce con questi sintomi: astenia (debolezza o senso di spossatezza) e mal di gola, con presenza di placche bianco-giallastre sulle tonsille che possono ingrossarsi, sino a non permettere al soggetto di deglutire normalmente.
I linfonodi sul collo, sotto le ascelle e nel basso ventre, aumentando di dimensioni, possono fare molto male e, nei casi più gravi, la febbre può arrivare fino a 39-40° C.
Nel corso della notte, il soggetto colpito suda moltissimo e la presenza di cellule linfocitarie atipiche nel flusso ematico si verifica dopo alcuni giorni dalla trasmissione.
Tra gli altri sintomi caratteristici della mononucleosi troviamo la splenomegalia, ossia l’aumento delle dimensioni della milza che, sebbene asintomatico, può condurre alla rottura dell’organo in seguito ad un trauma o ad uno sforzo), l’esantema morbilliforme, tipo quello del morbillo). La patologia del bacio può condurre ad una sofferenza epatica, evidenziabile attraverso esami sierologici, per l’aumento delle transaminasi. Raramente, compare un lieve ittero.
La mononucleosi, dopo essersi manifestata con i sintomi di cui vi abbiamo parlato, guarisce, nella maggior parte dei casi, senza problemi e complicazioni . Negli adolescenti e negli adulti le manifestazioni tendono a scomparire nell’arco di alcune settimane mentre, per diversi mesi dall’infezione, persiste solo una sensazione di stanchezza generalizzata. La patologia del bacio è molto diffusa in tutto il mondo per cui imparare a riconoscerla è fondamentale, partendo proprio dai sintomi d’esordio che sono molto vari per gravità tra loro. Al giorno d’oggi gli esperti ci mettono in guardia, attraverso il web, per cui solo chi non ha voglia di documentarsi, non lo fa.