Balorda Nostalgia è il brano più cliccato, più cantato del momento, trionfatore al Festival di Sanremo eppure c’è chi ha espresso una dura critica nei confronti di Olly . Parliamo dell’ Accademia della Crusca, che gli ha concesso solo una sufficienza minima. Il professor Lorenzo Coveri ha attribuito al pezzo vincitore della kermesse sanremese un sei scarso, dal punto di vista linguistico. Proprio il docente, peraltro famosissimo per le sue tremende pagelle annuali su Sanremo, ha motivato il perché di questo voto.
Secondo Coveri, il testo parla di una storia finita” che si esprime con un linguaggio quotidiano, “quasi cronachistico”, come nell’estratto “la signora, là, affacciata al quarto piano / con la sigaretta in bocca, / mentre stendeva il suo bucato”.
Quanto al titolo, ‘Balorda nostalgia’ “l’aggettivo è un hapax”, (ovvero “detto una volta sola”, parola o espressione che ricorre una sola volta in un testo, ndr). Inoltre, “l’andamento sillabico del titolo sembra riecheggiare ‘Celeste nostalgia’ di Cocciante”.
Peraltro, dice l’esperto, la parola nostalgia “si riscontra per 66 volte tra le parole di Sanremo“. Il passaggio “mi accendo la tv / solo per farmi compagnia / che bella tiritera”, analizzato, fa emergere che “tiritera è una voce onomatopeica, mai prima usata a Sanremo”. Il giudizio finale al brano attribuito dall’esperto Lorenzo Coveri al brano vincitore del Festival è il seguente: “Sincero e patetico. Sta vita non è vita senza te. Voto al testo: 6“. Va precisato che il professore si limita a fare un giudizio di tipo esclusivamente linguistico e non sull’ interpretazione, la musica o l’arrangiamento.
Ovviamente si è trattato di una dura critica che fa storcere il naso ai fan e voi, cosa ne pensate? Vi è piaciuto questo brano o ritenete, al contrario, che sia stato troppo scontato per meritare la vittoria? Siete d’accordo con Coveri o no? Ditecelo nei commenti, se vi va.