Partorisce e getta il neonato nel water: ritrovato in un tombino (2 / 2)

Una 29enne nigeriana ha partorito il suo terzo figlio e lo ha gettato nel water con la forza, togliendogli la vita. La donna è finita in cella, con l’accusa di aver ucciso il piccolo . Una storia fortissima, straziante, questa che si è consumata non in un luogo sperduto della terra ma nel nostro bel Paese.

E’ successo tra la borgata Finocchio e Montecompatri, a Roma. La vicenda, sotto l’aspetto giudiziario, ha preso il via ad ottobre, e quello che è venuto fuori è davvero raggelante.

La squadra mobile di Roma e gli uomini del commissariato Frascati, occupandosi delle indagini,  per conto della procura di Velletri, hanno ricostruito tutto ciò che è accaduto. La 29enne, giunta in pronto soccorso, ha fornito una ricostruzione piena di elementi contraddittori che, ovviamente, hanno suscitato tanti dubbi, tante perplessità negli inquirenti.

Mettendo assieme tutti i tasselli del racconto della donna, è emerso che, tra la 25 e la 26esima settimana di gravidanza, mentre si trovava nel bagno dell’abitazione di alcuni amici a Montecompatri, avrebbe indotto il parto, mettendo al mondo un piccolo, prematuro al settimo mese, spingendolo con tutta la sua forza nelle tubature del water.  Il neonato è stato ritrovato poi in un tombino di scarico e su di esso è stato condotto l’esame autoptico , prelevando campioni di Dna che verranno esaminati.

Gli inquirenti dovranno capire se gli amici hanno avuto un ruolo nella vicenda o meno. La 29enne è stata rintracciata dalla polizia dopo alcuni giorni di ricerche alla periferia di Roma ed è finita in cella, nel penitenziario di  Rebibbia. Gli altri due figli della donna sono stati affidati a parenti.