Parla il papà della neonata sbranata dal pitbull ad Acerra: “Respirava, era in.. (2 / 2)

Vincenzo Loffredo, il papà della bambina di 9 mesi colpita dal cane in casa e che ha perso in seguito all’aggressione la vita si dice sconcertato da quanto accaduto. Non ha voglia di parlare direttamente con i giornalisti ma lo ha fatto tramite il suo avvocato.

“Mi sono svegliato di soprassalto prima di mezzanotte, non ho trovato più Giulia che dormiva alla mia sinistra sul letto. Ho pensato che fosse rientrata la mia compagna e che l’avesse presa lei. Ho aperto la porta e l’ho chiamata, ma non mi ha risposto” – così ha detto l’uomo tramite il suo legale.

“Ho fatto il giro del letto e a terra c’era Giulia in una pozza di sangue. Nella stanza ho visto Tyson ma era lontano dal corpo” – ha affermato ancora Loffredo che tramite il suo legale ravvisa come fosse lui appunto ad accudire la bimba quella sera. L’uomo è stato trovato positivo al consumo di stupefacenti.

“Giulia era sul pavimento. L’ho presa in braccio, aveva dei morsi sul volto, c’era sangue, ma respirava ancora. Ho infilato le pantofole e sono corso alla clinica Villa dei Fiori. È vicino casa. Mentre avevo Giulia stretta in petto telefonavo al 118 perché temevo che il pronto soccorso per i bambini fosse chiuso a quell’ora” – ha spiegato Vincenzo Loffredo così come riferito dal suo avvocato.

L’uomo dovrà rispondere di reato colposo e omessa custodia degli animali. Vedremo che anche che tipo di decisione si prenderà per quanto riguarda la vita del pitbull, che come affermato dai nonni della bambina adesso Vincenzo non vuole vedere più.