Paralizzata a vita a soli 19 anni: tutta colpa di una moda sempre più diffusa (2 / 2)

Layane Dias, 19 enne brasiliana, voleva festeggiare il diploma in un modo insolito. Niente viaggi, niente macchina. Semplicemente un piercing al naso. Nulla di strano, direte, dato che farsi i piercing è una delle mode più diffuse soprattutto tra i più giovani. Purtroppo quello che reputava un semplice foro al naso si è tramutato in un incubo.

La ragazza, dopo essersi fatta perforare il naso, sfoggiando in bella mostra il suo piercing sui social, in scatti che mettono in risalto il suo volto “fresco di foro”, ha manifestato una fortissima infezione che l’ha costretta a trascorrere il resto della sua vita, paralizzata dalla vita in giù, su una sedia a rotelle. La sua storia sta facendo il giro del mondo e riflettere molti giovani.

Aveva avuto la febbre e il suo naso era diventato, dopo diversi giorni dal piercing, rosso e gonfio. All’inizio non ci ha fatto molto caso, credendo che si trattasse di qualcosa di passeggero, e ha iniziato ad applicare delle creme lenitive, senza ottenere alcun risultato. Poco dopo, i dolori alla schiena e l’insensibilità alle gambe, l’hanno portata ad allarmarsi. Erano sintomi severi, invalidanti, che l’hanno spinta a rivolgersi al pronto soccorso.

Il medico che, per primo, l’ha visitata, le ha immediatamente detto che era stata colpita da un batterio chiamato “Staphylococcus aureus”, trasmesso attraverso il sangue. Si tratta di un’infezione che, di solito, ha origine nelle narici, per cui chi si è occupato del suo caso le ha chiesto se avesse avuto una ferita naso. Così Layane, senza esitare, ha risposto di aver fatto un piercing al naso il mese precedente in un centro diverso rispetto a quello in cui era solita rivolgersi.

Nel farlo, le era uscito del sangue dal foro. Solo allora la ragazza ha collegato che tutti i suoi sintomi erano riconducibili all’infezione contratta durante il piercing, ma ormai era troppo tardi, poiché è rimasta paralizzata. Tutta colpa di quello che aveva sottovalutato: le norme igieniche pessime del luogo in cui si era rivolta e l’incompetenza di chi gli ha eseguito il buco. La ragazza ha deciso di raccontare la sua storia con la speranza che possa servire alle altre persone, invitandole a fare attenzione.