Papà orco picchia e seppellisce viva la figlia di soli 6 anni (2 / 2)

E’ la storia di un papà orco, un 50enne di nome John Edward Kraft, che deve rispondere di accuse pesantissime, dopo che gli agenti della polizia lo hanno arrestato a Waynesburg. L’uomo deve rispondere, dinnanzi alla legge, di numerosi reati tra cui aggressione aggravata, strangolamento, messa in pericolo dei bambini, detenzione di un minore e contenzione illegale di un minore.

Si decideranno le sue sorti tra le aule giudiziarie, in quanto, padre di due figli, una bimba di 6 anni e un bimbo di 8, avrebbe compiuto su di loro le peggiori violenze di cui porterebbero i segni fisici e psicologici. Un calvario, quello vissuto dai due minori, tra le mura domestiche, quelle da sempre ritenute il simbolo del “porto sicuro”. Proprio al loro interno, un orco ha spietatamente maltrattato, con schiaffi e arnesi di facile reperibilità, il sangue del suo sangue. Una volta i due bambini sono stati picchiati con una cintura e con un’asta metallica mentre, in un diverso momento, l’aguzzino ha provato a soffocare la figlioletta con un cuscino, fino a quando è cascata al suolo priva di sensi.

Maltrattamenti reiterati, sevizie, di cui portano i lividi, sulla testa, sul torace e sul sedere. Ogni giorno per i bambini era come vivere un’incubo ad occhi aperti, sino a quando Kraft è arrivato al punto di commettere un gesto davvero orribile. Dopo aver picchiato senza sosta, con una furia inaudita, la bimba, per punizione (questa la motivazione fornita agli inquirenti) ha osato seppellirla viva in una buca che aveva, in precedenza, scavato nel giardino della loro abitazione.

Lì la piccola ha trascorso tutta la notte, uscendone miracolosamente viva, seppur profondamente sotto choc. E’ riuscita ad urlare, venendo così tirata fuori dalla cavità. Sul suo corpo sono evidenti i segni delle atroci violenze che le sono state inferte, oltre a quelle psicologiche che si porterà dietro per tutta la vita. I due piccoli, supportati da un’equipe di psicologi, hanno fornito la loro versione dei fatti, esternando tutto l’orrore che hanno sempre vissuto con quel padre orco. Il movente di tutto questo? L’uomo li accusava di non comportarsi in modo corretto e di essere dei bugiardi.

Questo l’avrebbe portato a seppellirla viva in giardino. Il 50enne venerdì scorso è finito in manette ed è recluso nell’istituto penitenziario della contea di Greene, dal quale non può uscire in quanto non ha le possibilità di pagare la cauzione. Intanto il popolo del web è in rivolta, chiedendo, senza se e senza ma, che il carnefice paghi a caro prezzo, con il carcere, per i reati commessi.