Papa Leone XIV è un ‘figlio di Sant’Agostino’: ecco cosa significa (2 / 2)

Papa Leone XIV, nato Robert Francis Prevost, è destinato a rimanere nella storia della Chiesa per molteplici primati. Primo pontefice statunitense, primo Papa con una laurea in matematica, primo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino a salire al soglio di Pietro e primo a tenere il discorso post-elezione dalla loggia esterna di San Pietro, rappresenta un crocevia tra tradizione e modernità.

La scelta del nome pontificale “Leone XIV” non è casuale: evoca fermezza, continuità e un rimando alla figura di Leone XIII, Papa delle encicliche sociali. Ma il percorso di Prevost è tutto fuorché canonico. Nato negli Stati Uniti, unisce una formazione scientifica a una vocazione maturata nell’Ordine di Sant’Agostino, erede della spiritualità di Sant’Agostino d’Ippona, figura centrale del pensiero cristiano del V secolo.

Nel recente episodio di un podcast dedicato alla spiritualità, Taccuino celeste, padre Gabriele Pedicino – superiore agostiniano per l’Italia – ha offerto una riflessione sul legame tra la figura del nuovo pontefice e il carisma agostiniano.

L’episodio esplora la storia dell’Ordine e il suo influsso sul cammino spirituale del Papa, evidenziato anche dal motto scelto per il suo pontificato: “In te, Domine, speravi”. Questa frase, tratta dai Salmi, riflette la fiducia radicale in Dio che contraddistingue la tradizione agostiniana.

Anche lo stemma papale racchiude simboli densi di significato: una stella, che rappresenta la luce della verità, e un cuore fiammante, emblema dell’amore divino e della ricerca interiore, tratti distintivi della spiritualità agostiniana.

Papa Leone XIV si presenta così come un pontefice dei tempi nuovi, capace di parlare a una Chiesa globale e in continua evoluzione. La speranza è che la vocazione verso il Santo di Ippona ispiri il suo Pontificato e le azioni.