Leone XIV è un papa da record o da primati che dir si voglia. E’ il primo papa statunitense (con cittadinanza peruviana), è il primo Papa agostiniano, è il primo Papa che ha letto il suo primo discorso, affacciandosi dalla Loggia di San Pietro. Fin qui, il suo è un curriculum straordinario ma in queste ore, in cui il mondo dell’informazione e la stampa internazionale, rispondono a tutte le domande dei curiosi utenti, ecco che spunta un altro primato.
Il cardinale Prevost, divenuto il nuovo pontefice della nostra chiesa, è il primo Papa laureato in matematica. Robert Francis Prevost si è laureato in matematica, nel lontano 1977, alla Villanova University, in Pennsylvania, unica università cattolica agostiniana degli Stati Uniti.
E’ entrato in questa prestigiosa università, dopo aver frequentato il seminario minore dei Padri agostiniani. Ma non è tutto, in quanto il nostro papa, oltre a un approccio scientifico e una laurea in matematica, vanta un’alta formazione filosofica e teologica. Ciò che ha portato il Conclave a sceglierlo , potrebbe essere stato proprio l’approccio matematico Viviamo un una società in cui l’ intelligenza artificiale e la bioetica, stanno guadagnando sempre più terreno.
E’ evidente che una guida spirituale della Chiesa che abbia un approccio più scientifico possa servire , poiché la Chiesa non può distaccarsi da tutto ciò che la circonda, compreso il progresso tecnologico, informatico. Prima di lui, in tanti sono stati i pontefici appassionati di scienza. Qualche esempio? Pio XII fu il primo Papa ad accettare pubblicamente la teoria del Big Bang come compatibile con la fede cattolica, facendo leva sulle idee del sacerdote e cosmologo belga Georges Lemaître, uno dei padri della teoria.
Ancora prima di lui, Benedetto XIV incentivò a gran voce gli studi di medicina, istituì osservatori astronomici e fu tra i primi a consultare scienziati su questioni etiche e naturali, mentre nel lontano 1582, Gregorio XIII, riformò il calendario, chiamato ancora oggi gregoriano proprio da lui.