Papa Francesco, l’annuncio poco fa che spiazza il mondo intero (2 / 2)

 

Papa Francesco è sempre stato un pontefice rivoluzionario e la conferma l’abbiamo avuta con il suo Motu proprio innovativo, attraverso il quale ha promulgato nuovi statuti per la Pontificia Accademia di Teologia . L’obiettivo di Bergoglio è specificato all’interno di tale atto, puntando ad una “coraggiosa rivoluzione culturale” all’interno della Chiesa. Come ampiamente diffuso a mezzo stampa, al fine di rivoluzionare alcuni aspetti ecclesiastici e attualizzarli,  il Papa mira a “nuove competenze per un fecondo dialogo interdisciplinare” e a interpretare il Vangelo in modo contemporaneo.

Il Papa chiarisce quali sono gli obiettivi della Pontificia Accademia di Teologia nella lettera apostolica intitolata “Ad theologiam promovendam”. L’Accademia è stata f ondata da Clemente XI nel 1718 e ha sempre avuto l’obiettivo di mettere la teologia al servizio della Chiesa e del mondo. Papa Francesco, ora, ha ritenuto necessario rivedere le regole che governano le attività dell’Accademia per adeguarle alle esigenze del nostro tempo.

In che modo? Attraverso il dialogo interdisciplinare con la filosofia, la scienza, le arti e altre aree del sapere, contestualizzando la teologia, in modo che il Vangelo possa essere interpretato alla luce delle diverse realtà quotidiane in cui uomini e donne vivono, rispettando le differenze geografiche, sociali e culturali e prendendo l’Incarnazione del Logos eterno come punto di riferimento.

La teologia, secondo Papa Francesco, deve dialogare costantemente con gli altri campi del sapere ed è doveroso che nella comunità ecclesiale, si parli su ogni aspetto della realità contemporanea. .I teologi devono vivere la fraternità e la comunione in prima persona, servendo l’evangelizzazione e cercando di raggiungere il cuore di tutti.

I parole molto più semplici: la fede e lo studio devono intrecciarsi e stringere relazioni con altre istituzioni formative, educative e culturali, in modo che la chiesa si adatti alle esigenze mutate della contemporaneità. Bergoglio è chiarissimo e non transige, nel suo Motu proprio, promuovendo il confronto e il dialogo in ogni campo del sapere.