Papa Francesco, l’annuncio al Governo italiano è arrivato poco fa (2 / 2)

Nella mattinata di ieri, domenica 5 marzo, a margine dell’Angelus Papa Francesco ha voluto spendere delle parole molto sentite sulla tragedia di Cutro: “Rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani siano fermati. Non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte, le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti”.

L’appello del Papa è di fare il possibile per evitare il ripetersi di simili tragedie nel Mediterraneo, dove ormai da decenni, decine di migliaia di migranti disperati perdono la vita in questi viaggi disperati. Un monito che non può lasciare indifferenti, soprattutto le istituzioni italiane ed europee, le quali, a causa soprattutto dell’indifferenza dell’Unione europea, raramente si sono dimostrate capaci di collaborare su questo fronte.

Il Santo Padre ha poi voluto esaltare ed omaggiare la solidarietà mostrata dalla popolazione locale della zona coinvolta dal dramma: “Esprimo ora il mio dolore per la tragedia avvenuta nelle acque di Cutro, presso Crotone, prego per numerose vittime del naufragio, per i loro familiari e per quanti sono sopravvissuti. Manifesto il mio apprezzamento e la mia gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle”.

A sposare in toto l’appello e le parole del Santo Padre il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la quale ha commentato così il suo discorso: “Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare“.

E’ importante per tutti che da questa tragedia si riesca a trarre un importante insegnamento. E’ giunto il momento di mettere da parte le polemiche di natura politica e concentrarsi su una strategia ideale per porre fine a queste morti in mare. Non potrà mancare a tal proposito anche il sostegno delle istituzioni europee.