Papa Francesco, la verità sulle sue condizioni di salute: “Cos’ha davvero..” (2 / 2)

Ieri mattina, 29 marzo, il Papa ha regolarmente tenuto la consueta udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. Conclusa l’udienza, ha fatto ritorno nella sua residenza, a Casa Santa Marta. Poco dopo, l’intervista che avrebbe dovuto registrare per il format A Sua Immagine con la conduttrice Lorena Bianchetti è stata cancellata.

È a questo punto che è stato riferito che il Pontefice era stato trasportato, tramite ambulanza, al policlinico Gemelli di Roma, dove è sempre libera una camera a sua disposizione al decimo piano, essendo l’inquilino più importante dal Vaticano. Inizialmente si è parlato di controlli programmati, mentre, col passare delle ore, quanto realmente accaduto è uscito fuori.

Sulla base delle indiscrezioni che circolano sul web, avrebbe accusato un “forte dolore al petto”, anche se dal Vaticano hanno subito rassicurato: “Nulla di preoccupante“. Quel che è certo è che i segnali lamentati dal Pontefice non potevano essere trascurati, rendendo necessario il ricovero, in modo da monitorare, per diversi giorni, il suo quadro clinico.

Una notizia del genere, non poteva non scuotere milioni e milioni di fedeli che, da quanto è stata diffusa, non fanno che preoccuparsi per le sue condizioni di salute. Ma quali sono le sue vere condizioni di salute? I medici che lo stanno seguendo parlano di un’infezione respiratoria. Stando alle indiscrezioni fornite fino a ieri sera, la diagnosi definitiva fornita dall’ospedale sarebbe quella di una polmonite.

Il Papa non è più giovincello e, di conseguenza, i medici devono attenzionarlo, seguire da vicino il decorso della malattia. Ovviamente le sue condizioni di salute preoccupano i fedeli che, da ieri, non fanno altro che chiedersi come stia, con la speranza che possa rimettersi al più presto. Tante le preghiere, tanti i messaggi di vicinanza al nostro adorato Pontefice, indice di quanto sia amato da tutti. Un uomo umile, venuto da molto lontano, che è stato sin da subito accolto e benvoluto. Anche noi, non possiamo che tifare per lui.