Ha scelto di chiamarsi (e non certo per caso) Papa Francesco, proprio come San Francesco d’Assisi, è il primo pontefice sudamericano e la gioia dei fedeli, quando la fumata bianca annunciava il suo nome, è stata incontenibile.
Papa Bergoglio, sin dalla sua elezione, è entrato nel cuore di ogni credente per via della sua semplicità, della sua profonda umiltà, avendo sempre avuto come priorità i poveri, gli indifesi, in un’ottica di accoglienza e integrazione, di dialogo e pace, senza ghettizzazioni e ingiustizie.
La sua forza sta nei suoi valori, essendo, come si è sempre definito, “un umile tra gli umili” appassionato di calcio, tifoso del San Lorenzo, amante del tango, da buon argentino.
Papa Francesco ci ha conquistati tutti, diffondendo la semplicità evangelica in ogni occasione e in ogni luogo. Un uomo dalla profonda spiritualità, di profonda sensibilità.
Sensibilità che ha dimostrato ieri, dinnanzi alla folla, ai suoi numerosissimi telespettatori, in occasione dell’8 dicembre, giorno in cui la chiesa cattolica celebra l’Immacolata Concezione.