La fisioterapia respiratoria è una branca della fisioterapia che previene, tratta e gestisce le patologie che compromettono la funzione respiratoria. L’obiettivo primario della stessa, dunque, è quello di migliorare l’efficienza della respirazione, eliminando le secrezioni bronchiali e riducendo il lavoro respiratorio.
E’ il medico, in genere pneumologo, fisiatra, a prescrivere questo tipo di fisioterapia, in particolare a soggetti con BPCO, asma bronchiale, enfisema polmonare o dopo interventi chirurgici toracici o addominali, per prevenire complicanze come polmoniti.
Gli esercizi servono a riattivare tutte le zone del polmone c, incominciando da quelli di respirazione più leggeri in modo da allenare la respirazione diaframmatica e il controllo della fase espiratoria.
Man mano che passano i giorni, gli esercizi si fanno più pesanti, con tecniche di espettorazione assistita (es. tosse assistita, manovre di espirazione forzata), in modo da espellere meccanicamente le secrezioni. La fisioterapia respiratoria può avere risultati davvero notevoli.
Se è possibile, si interviene sin da subito con questo tipo di fisioterapia, importante come quella farmacologia. Gli specialisti, dopo aver esaminato le condizioni specifiche del proprio paziente, possono trasferirlo in strutture idonee per praticarla con fisioterapisti specialisti in riabilitazione respiratoria. Dal momento che il bollettino medico sulle condizioni del Papa ha parlato per la prima volta, di questo tipo di fisioterapia, ora sappiamo qualcosa in più della stessa. Ovviamente il quadro clinico del Papa resta comunque molto delicato e si attende il prossimo bollettino , quello che verrà emesso dallo staff medico del Gemelli che ha in cura Bergoglio, questa sera. Intanto, le ultime notizie fanno tirare un flebile respiro di sollievo.