Papa Francesco, è arrivata l’ora più buia: la decisione (2 / 2)

Sono ore di ansia e preoccupazione in Vaticano per le sorti di Papa Francesco specialmente dopo l’ultimo bollettino diffuso dalla Santa Sede che parlava di condizioni sensibilmente peggiorate. Nella mattinata del 22 febbraio il Santo Padre ha avuto una crisi asmatica.

Si è trattato di una crisi molto più forte delle precedenti che ha richiesto la somministrazione di ossigeno ad altissimi flussi, in più il Papa ha una forma di anemia e la piastrinopenia ovvero un livello molto basso di piastrine che ha obbligato i medici ad una trasfusione ematica.

Una situazione che preoccupa tutto il mondo e già si parla di Conclave in Vaticano. La decisione dei cardinali in Vaticano per il momento è quella di pregare. “Al Santo Padre va il nostro pensiero e la nostra fervente preghiera per la sua salute” –  dichiara da Bergamo il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

E c’è anche chi in Vaticano ha riferito che la terapia somministrata dai medici al Papa non stia funzionando. Non si sa se tali voci arrivano da fonti mediche o se si tratti di mere supposizioni fatto sta che il peggioramento delle condizioni del Santo Padre pone moltissimi interrigativi.

“Questo è il momento di affidarsi a Dio“ – ha detto il cardinale Silenzi. Dal Vaticano quindi si sceglie una linea della preghiera, una decisione presa anche per stare vicino appunto al Santo Padre in maniera spirituale in questi giorni davvero molto difficili per lui. Tutto il mondo è in preghiera per lui.

Nei prossimi aggiornamenti sapremo come starà il Santo Padre la situazione è tutta in divenire.