La formula “Extra omnes”, che tradotta dal latino significa: “Fuori tutti”, ha dato inizio, oggi, 7 maggio, al Conclave, dopo che il Maestro delle cerimonie, monsignor Diego Ravelli, ha decretato la chiusura a chiave della Cappella Sistina.
I 133 cardinali elettori, quindi tutti i porporati che hanno meno di ottanta anni, si sono così riuniti, nel massimo raccoglimento e isolamento, per eleggere il nuovo pontefice. L’attenzione della stampa è tutta concentrata sul comignolo della Cappella Sistina.
Solo quando le sostanze sprigionate saranno bianche, avremo il nuovo pontefice. Si, perché la prima fumata del Conclave, purtroppo, è sta una fumata nera. Questo significa che la decisione dei porporati è stata rinviata ai prossimi scrutini.
Ricordiamo che le fumate, una a fine mattinata e una a fine giornata se nere, o anche a metà mattinata o metà pomeriggio se dal comignolo della Sistina si leverà il fumo bianca, sono impresse nella storia di tutti noi, che a mezzo stampa, nel corso di tutti questi anni, abbiamo avuto modo di seguirle in tv e sul web, sino a quando il famoso habemus papam ha designato il nuovo pontefice.
Sono momenti che nessuno dimentica, quelli della fumata bianca che ha designato Papa Francesco nuovo papa. Ora che lui non c’è più, in milioni e milioni ci chiediamo se, chiusasi la sua era, il nuovo Papa seguirà o meno la sua linea, di taglio radicale, o se, al contrario, sarà un conservatore. Gli occhi del mondo sono posti su quel comignolo della Cappella Sistina che, si spera a breve raggio , eleggerà il successore di Bergoglio, colui che si assumerà il compito di guidare la Chiesa, in questo delicatissimo momento storico e politico .