Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale i compagni di scuola di Paolo hanno voluto rompere il silenzio. Gli stessi sono accusati dalla pubblica opinione di essere in un certo modo i responsabili di quanto accaduto a Paolo.
Dobbiamo precisare, per dovere di cronaca e anche per completezza di informazioni, che molto probabilmente ad insultare Paolo non erano tutti i compagni di classe ma da quanto emerso solo alcuni di loro. Ma la situazione comunque sia creava molto disagio a Paolo.
“Noi non abbiamo fatto niente”- si ripetono tanti tra ragazzi e ragazze che frequentano la sede distaccata a Santi Cosma e Damiano dell’Itis “Pacinotti” di Fondi. Anche gli insegnati sono rimasti sorpresi da quanto accaduto, anche perchè nessuno si aspettava che Paolo potesse fare un gesto del genere.
I genitori d’altro canto hanno riferito che se avessero saputo che la storia doveva finire in questa maniera sicuramente non avrebbero più mandato il loro figlio a scuola essendo comunque ben consapevoli del disagio che il giovanissimo provava. Come detto moltissime segnalazioni sarebbero cadute nel vuoto.
“Il ministro ci ha chiamati stamattina- Ed è stato gentilissimo: ho apprezzato molto il gesto e le sue parole. Ci ha voluto rassicurare su quanto si sta facendo per fare chiarezza sulla vicenda di Paolo e sul bullismo in generale. Sono iniziate le verifiche e sono già stato chiamato da un’ispettrice per un colloquio, nei prossimi giorni” – ha affermato il padre di Paolo alla stampa nazionale.
“Ho insistito nei nuovi programmi e nelle linee sull’educazione civica sul mettere al centro la persona, che significa rispettare l’altro, la cultura che esprime, le sue idee politiche. Partiamo dalla scuola per mettere al centro la cultura del rispetto” – ha dichiarato il minitr Valditara.