Sappiamo tutti, purtroppo, che Giulia Cecchettin è diventata un angelo e che la storia di questa giovanissima ragazza, che si sarebbe dovuta laureare giovedì, è un femminicidio, l’ennesimo del nostro Paese, flagellato di casi di giovani donne, cui è stata tolta la vita barbaramente dai loro ex compagni.
Dopo il ritrovamento del corpo di Giulia in un canalone, nei pressi del lago di Barcis, anche la fuga di Filippo Turetta, si è conclusa con il suo arresto, avvenuto in Germania, all’alba di questa mattina, nemmeno un giorno dopo la conclusione tragica della scomparsa della Cecchettin.
Troppo forte il dolore di due famiglie che devono fare i conti con il peggiore degli incubi ad occhi aperti. Non esiste un vincitore e uno sconfitto, non è un duello all’ultimo colpo. Semplicemente, c’è da fare i conti con l’immane sofferenza della perdita di una figlia e con l’arresto di un figlio.
Quel “semplicemente” , ovvio, è in realtà complesso poiché entrambi sarebbero potuti essere i nostri figli. Solo a quel punto, avremmo potuto, forse, avere una piccola voce in capitolo.
Ad esprimersi su Filippo Turetta, rompendo il silenzio, è stato Paolo Crepet, un volto famosissimo del piccolo schermo, amatissimo psichiatra, che ha voluto esprimere il suo pensiero in una lunga intervista; una di quelle che lasciano il segno per la sua profondità. Vediamo insieme cosa ha dichiarato nella seconda pagina del nostro articolo poiché il suo pensiero invita alla riflessione tutti noi.