Paolo Crepet contro la Fagnani: "Il suo programma è…" (2 / 2)

 Paolo Crepet,  il 23 gennaio, sarà all’Auditorium di Bolzano, dove è già stato registrato un tutto esaurito per via della sua attesissima presenza. Intanto, si è lasciato andare ad un pesante sfogo, riguardante proprio il programma condotto da Francesca Fagnani, tuonando: “A Belve? Non mi hanno invitato e non ci andrei. Questo programma è disperazione allo stato puro”.

Proprio mentre si appresta a portare in scena, a teatro, lo  spettacolo-dibattito tratto dal suo ultimo saggio “Mordere il cielo. Dove sono finite le nostre emozioni”, arriva questa spiazzante confessione riguardante la pungente, irriverente, sagace Fagnani che, al momento, non ha replicato.

Non è detto che la giornalista non lo faccia prossimamente, magari con quell’ironia sottile e con quel sorrisino che colpiscono e affondano i suoi ospiti e il pubblico da casa. Per ora tutto tace ma mai dire mai.

Crepet è uno che ama spaziare e, emesso il suo parere su Belve,  si è concentrato, poi, sulla necessità di guide per la gente, sui tre pilastri per orientarci, che elenca così “Primo: credere nei bambini e nei ragazzi, quindi lasciarli sbagliare. Oggi c’è una schizofrenia da iper controllo: a scuola c’è il registro digitale, ma alle due di notte non sai dov’è tua figlia tredicenne. La geolocalizzazione ti dice solo che è in quella piazza, ma magari è ubriaca. Secondo: dare l’esempio non è passato di moda. Se i genitori sono sempre sul cellulare, cosa deve pensare un figlio? Terzo: cambiare la scuola davvero, non con tentativi. Quest’ultimo è complicatissimo, ma il ministro qualcosa di buono lo sta facendo, come rintrodurre il 5 in condotta”.

Ha parlato di eclissi delle emozioni, di quella cicatrice che si chiama dolore che c’è in ognuno di noi, compreso il suo, dopo il decesso dell’adorata madre, degli inciampi che diventano momenti di crescita eppure lo sfogo sulla Fagnani, più di tutto, ha lasciato il segno. E voi, siete d’accordo con lui?