Paolo Calissano, ciò che emerge è da brividi (2 / 2)

Paolo Calissano era un famoso attore. Le sue performance sono rimaste scolpite in tutti gli italiani ed egli era davvero molto amato da tutti. Una persone semplice e umile, sempre disponibile. Un attore molto versatile che ha interpretato tantissimi ruoli.

Ad oggi pare siano arrivati nuovi risvolti sulle cause del decesso.I pm di Genova hanno depositato l’avviso di conclusione delle indagini in cui viene ricostruita la storia dell’appropriazione del patrimonio dell’attore. Nel mirino degli inquirenti l’ex tutore, l’avvocato Matteo Minna.

Secondo i magistrati il Minna “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, si appropriava di una somma complessivamente ammontante a 512mila 587 euro”. Queste le parole nella requisitoria del pm Francesco Paolo Cordona, che sta seguendo le indagini sul delicato caso di Calissano.

L’ex tutore potrebbe rispondere di peculato e di circonvenzione d’incapace. Pare che l’ex tutore costringesse in un certo modo a “compiere atti che portavano effetti giuridici per lui dannosi”. Insomma un caso che starebbe quindi per essere chiuso e l’ex tutore adesso dovrà difendersi da queste accuse.

Paolo sarebbe stato affetto da “disturbo dell’adattamento con umore depresso, con uno stato depressivo maggiore caratterizzato da insonnia ingravescente, disturbi del senso di percezione, difficoltà di concentrazione, dell’attenzione e della memoria e marcata labilità emotiva, disturbo da abuso di sostanze” – così continuano ancora i magistrati.

Ad essere raggirato sarebbe stata anche Marcella Ravasenga. Le indagini sicuramente continueranno per approfondire la posizione dell’indagato, che, ricordiamo, fino a condanna definitiva è innocente secondo quanto previsto dalla legge italiana. Vedremo se si sapranno ancora ulteriori dettagli su questa vicenda che fa davvero discutere gli italiani. Tutti ricordano Calissano con grande affetto.