Paolo Brosio sulle apparizioni della Madonna di Trevignano: “Sono…” (2 / 2)

Il luogo è diventato meta di pellegrinaggi per i fedeli, ma anche ritrovo di curiosi e di scettici. Come sempre, il fenomeno delle apparizioni mariane divide l’opinione pubblica, per cui c’è chi crede ciecamente a Gisella Cardia e chi, invece, non fa che deriderla. Una cosa è certa: la Madonna di Trevignano sta avendo un forte impatto mediatico e i cronisti stanno prendendo d’assalto la zona, al fine di carpire il maggior numero di informazioni utili e, soprattutto, inedite.

A dire la sua, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Dire, è stato il giornalista Paolo Brosio. La storia di Paolo la conoscono un po’ tutti e sappiamo quanto lui sia un credente. Lui ha una precisa idea sul caso della Madonna di Trevignano che, a suo dire, andrebbe accostato a quello di Civitavecchia, dove “la piccola Jessica il 2 febbraio 1995 aveva ricevuto dal parroco don Pablo la madonnina che ha lacrimato”. Queste le parole di Brosio: “Trevignano e Civitavecchia sono entrambi “luoghi di apparizioni sacre e di madonnine candide che lacrimano sangue o liquido trasparente” , evidenziandone il collegamento con un altro famosissimo luogo di apparizioni, Medjugorje. Il giornalista fa notare come il caso di Gisella e Gianni, a Trevignano, rappresenti quello di una coppia di sposi che non pregava, ma che ha avuto la chiamata, dunque non è un caso avvenuto in ambito religioso.

Paolo Brosio, nella sua lunga intervista, ha ribadito di non avere una cultura teologica specifica ma di essere un giornalista che, occupandosi da anni di cronaca e, soprattutto, dopo la sua conversione, ha deciso di applicare la metodologia giornalistica su fatti concreti, approfondendo tematiche come quelle riguardanti le apparizioni mariane. Qual è in sintesi l’opinione di Brosio su questo caso? E’ lui stesso a dirlo, senza giri di parole: è un fenomeno molto importante, ma andiamo con i piedi per terra, troviamo le prove di veridicità, passiamo al setaccio Gisella, attendiamo il giudizio del vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, e della congregazione della dottrina della fede in Vaticano e di Papa Francesco. Ma intanto non portiamola sul rogo come l’Inquisizione perchè i tribunali a furor di popolo, grazie a Dio, non ci sono più”.

Gli è stata posta una domanda decisamente forte: cosa farà Papa Francesco con Trevignano? “Stiamo a vedere. Questo Papa è gesuita e i gesuiti sono con i piedi in terra” ha esordito, per poi chiosare che: “se i fatti soprannaturali vengono da Dio nulla può fermare l’azione del soprannaturale quando è vero”. Infine, non poteva mancare una domanda specifica sulla veggente Gisella. A Brosio è stato chiesto come mai ci sia tutta questa diffidenza nei confronti di questa donna. 

Anche in quest’ultimo quesito, Brosio ha le idee chiare: “Qui la gente non crede a Gisella, ha dei lati d’ombra perché non è attenta alle regole, ha una cultura religiosa recente, continua a parlare di fatti soprannaturali senza attendere le disposizioni del parroco locale e del vescovo e questo indispettisce le persone- ma un messaggio chiaro c’è: la gente viene in massa a pregare e si confessa. Questo oggi, con la crisi di fede che c’è, è già un miracolo. Altro che statuine immerse nella vasca che poi iniziano a trasudare”. E voi, cosa ne pensate?